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Seleziona la generazione della Renault Master che ti interessa e scopri i principali difetti.
Se hai o stai valutando un Renault Master (generazione Xdd, dal 2024) è bene sapere quali sono i problemi più segnalati, sia sulle versioni diesel Blue dCi che su quelle E-Tech Electric. Tra i guasti più comuni ci sono il FAP/DPF che si intasa, la valvola EGR che dà problemi, malfunzionamenti al sistema AdBlue e — sulle elettriche — difetti alla batteria HV e al fissaggio del supporto riduttore, che hanno già portato a richiami ufficiali. Queste anomalie possono causare perdita di potenza, accensione della spia motore, impossibilità di avviare il veicolo o, nei casi più gravi, rischio d’incendio. Perciò è importante approfondire ogni singolo problema e le possibili soluzioni prima di comprare o usare intensamente il mezzo: rigenerazione o sostituzione del FAP, pulizia dell’EGR, diagnosi e interventi per l’AdBlue, e interventi previsti dai richiami per le versioni elettriche. Controlla anche la cronologia degli interventi e i richiami ufficiali in concessionaria prima dell’acquisto.
Se stai valutando un Renault Master III 2O Restyling (2020–2024), è bene sapere che non è esente da problemi ricorrenti. Sulle versioni diesel 2.3 dCi si segnalano spesso guai a valvola EGR, filtro antiparticolato (DPF/FAP), turbocompressore e impianto d’iniezione. Sulle elettriche E‑Tech i limiti più comuni sono autonomia reale inferiore a quanto dichiarato, tempi di ricarica lunghi, perdita di carico utile a causa del peso delle batterie e restrizioni nella capacità di traino. Tutto questo ha conseguenze pratiche: più fermi macchina, più costi di gestione e qualche grattacapo se lo usi in città o in flotte con percorrenze giornaliere elevate. Se vuoi, posso spiegarti i sintomi tipici di ciascun problema, le cause più probabili e quali contromisure adottare per limitarne l’impatto. Quale aspetto ti interessa approfondire prima?
Ecco una versione più naturale e colloquiale dei problemi più comuni riscontrati sul Renault Master III Restyling (2014–2020). Motori diesel 2.3 dCi - I guai ricorrenti sono legati al turbo e a tutto il circuito di sovralimentazione: turbocompressore che dà problemi, tubazioni/intercooler che si lesionano o si staccano. - Anche la gestione dei gas di scarico crea grattacapi: valvola EGR e filtro antiparticolato (DPF/FAP) che si intasano o si guastano, con perdita di potenza, spie motore accese e a volte il veicolo che entra in limp mode. - A completare il quadro ci sono malfunzionamenti di sensori, iniettori e pompe ad alta pressione. - In pratica questi problemi escono più spesso su mezzi con tanti chilometri alle spalle o usati principalmente in traffico urbano intenso. Versione elettrica Z.E. - Lamentele frequenti: autonomia reale inferiore alle aspettative, cali di prestazione in condizioni estreme (es. freddo intenso o carichi pesanti), e tempi di ricarica lunghi se l’infrastruttura non è adeguata. - Inoltre il peso e la posizione delle batterie riducono la portata utile del veicolo rispetto a una versione termica. Se vuoi, posso riorganizzare tutto in una checklist per controlli prima dell’acquisto o aggiungere possibili cause e rimedi per ciascun problema.
Se stai cercando informazioni sui guai più comuni del Renault Master III (2010–2014), sappi che la maggior parte delle segnalazioni riguarda i motori diesel 2.3 dCi e il sistema di post-trattamento dei gas di scarico. I problemi ricorrenti sono soprattutto la valvola EGR e il relativo EGR-cooler, il filtro antiparticolato (DPF/FAP), la catena di distribuzione su esemplari con molti chilometri e i sensori legati alle emissioni. Di solito si manifestano con perdita di potenza, spia motore accesa, fumo dallo scarico e continue visite in officina per diagnosi e tentativi di riparazione.
I problemi della Renault Master II Restyling (2004–2010) tornano spesso nei racconti di officine e forum: conoscere i guasti ricorrenti aiuta a evitare fermi e spese impreviste. In questa generazione molti proprietari segnalano soprattutto guai ai sistemi di alimentazione e alla sovralimentazione, oltre a difetti elettronici che possono compromettere l’erogazione del motore e l’avviamento.
Il Renault Master II (1997–2004), soprattutto nelle versioni diesel, è spesso soggetto ad alcuni difetti ricorrenti. Tra i più segnalati ci sono la perdita di potenza e l’entrata in "limp mode", problemi alla valvola EGR, al turbocompressore e all’impianto d’iniezione (pressione rail, pompe e iniettori), oltre a guasti elettronici legati alla centralina o a codifiche errate. Questi malfunzionamenti, documentati su forum e report tecnici, si manifestano con segnali tipici: accelerazione debole, spegnimenti sotto carico, fumo dallo scarico e difficoltà di avviamento.
La Renault Master I (1980–1997) è un mezzo da lavoro che ha visto parecchia strada, quindi conviene sapere in anticipo quali sono i problemi più comuni prima di comprarla o di metterci mano. Sui diesel 2.5 TD capita spesso che la sovralimentazione dia noie — turbocompressore usurato o rotto e perdite nelle durite sono frequenti. Anche impianto di alimentazione e iniettori possono creare guai, mentre le versioni a benzina 2.0 tendono a consumare molto e hanno una vita utile più limitata. Infine, la corrosione è un problema diffuso: attenzione a longheroni, passaruota e punti di fissaggio, che possono essere compromessi.
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