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Se ti interessa sapere quali sono i problemi più comuni della Volvo V70 (generazione 24, prodotta dal 2008 al 2011), ecco un quadro pratico e diretto: questa serie dà spesso noie soprattutto agli impianti di post-trattamento dei gas e all’alimentazione, con maggiore frequenza sui motori diesel e sulle versioni Flexifuel. I guasti più segnalati sono una valvola EGR che si sporca/intasa, il FAP/DPF che si intasa quando le rigenerazioni non vanno a buon fine, iniettori soggetti a malfunzionamenti o perdite e problemi al turbocompressore. Sulle versioni benzina (in particolare la 3.2) è abbastanza comune un consumo d’olio elevato e anomalie al circuito PCV.
Gli utenti e le guide sul biocarburante segnalano che l'E85 puo dare problemi di avviamento a freddo soprattutto se non viene gestita correttamente la miscela; per questo in climi freddi si consiglia una percentuale di benzina aggiunta o miscele stagionali. Nei veicoli Flexifuel la centralina e il sistema devono effettuare adattamenti, ma in condizioni molto fredde o con carburante con presenza d'acqua possono insorgere difficolta nell'accensione o nell'omogeneita della combustione.
Il motore Flexifuel 2.0F e progettato per poter usare E85 ma, a parita di percorrenza, richiede una quantita di carburante significativamente maggiore rispetto alla benzina a causa del minor potere calorifico dell'etanolo. Questo comporta un aumento dei rifornimenti e una autonomia ridotta rispetto alle versioni benzina tradizionali, aspetto documentato nelle guide sui vantaggi/svantaggi dell'etanolo e nelle specifiche tecniche Flexifuel.
Nel caso specifico del V70 2.0F alcuni proprietari hanno riportato guasti ripetuti alla sonda lambda principale: la sonda si guasta dopo pochi mesi piu volte di seguito, causando errori OBD, funzionamento irregolare del motore e consumo irregolare. In almeno una discussione tecnica su un V70 2008 2.0F si riporta la sostituzione ripetuta della sonda con ritorno temporaneo alla normalita, suggerendo che l'uso di E85 o fattori collegati al carburante possano contribuire all'usura anomala del sensore.
L'etanolo e piu corrosivo della benzina e richiede materiali e guarnizioni specifiche: pompe, tubazioni, o-ring e alcuni componenti tradizionali non compatibili possono deteriorarsi se non sostituiti con versioni Flexifuel. Forum tecnici e discussioni sul tema evidenziano che le vetture progettate per E85 montano materiali dedicati, mentre le conversioni o interventi su auto non predisposte possono portare a perdite, degradazione delle tubazioni e necessita di sostituzioni piu frequenti.
Discussioni fra proprietari indicano che la versione 2.0F (derivata dalla famiglia Duratec/Ford) puo essere piu sensibile a intasamenti degli iniettori o a problemi di erogazione quando alimentata frequentemente con alte percentuali di etanolo; alcuni utenti consigliano di alternare pieni di benzina e E85 o di effettuare controlli/ pulizie iniettori piu frequenti. Queste esperienze di forum riportano raccomandazioni pratiche (es. inserire benzina ogni tot rifornimenti) per ridurre i problemi di incrostazioni o misurazione del carburante.
Per funzionare correttamente con E85 il motore 2.5 FT e stato dotato di modifiche al sistema d'alimentazione e alla gestione elettronica (iniettori, tubazioni, centralina e mappe). Queste modifiche riducono il rischio di incompatibilita, ma aumentano la complessita e possono rendere piu onerosa o meno immediata la reperibilita di ricambi o operazioni aftermarket (es. conversioni o riparazioni non ufficiali). Chi acquista vetture Flexifuel deve considerare possibili costi di manutenzione e la necessita di tecnici informati sul sistema Flexifuel.
Le versioni FlexiFuel 2.5 FT sono progettate per usare E85, ma il combustibile ha un contenuto energetico inferiore rispetto alla benzina. Di conseguenza l'utilizzo di E85 comporta un aumento del consumo del carburante (ordine di grandezza indicato dalla casa: +30-40%), con conseguente autonomia sensibilmente ridotta e costi di esercizio variabili. Questo e un limite intrinseco dell'alimentazione a bioetanolo e va considerato nella valutazione d'uso su strada in Italia/Europa.
I propulsori a 5 cilindri (Tserie) richiedono attenzione alla manutenzione della cinghia/kit di distribuzione secondo gli intervalli previsti; la mancata sostituzione puo provocare la rottura della cinghia con conseguente danno interno gravissimo al motore (valvole che urtano i pistoni). Numerosi proprietari e forum tecnici segnalano la prassi di rispettare i tagliandi programmati per evitare guasti costosi: e una criticita di esercizio, non un difetto di progettazione, ma con impatto elevato se trascurata.
Tra gli utenti e nei forum tecnici vengono riportati casi di perdite d'olio, consumo e, in alcuni esemplari ad alto chilometraggio, guasti o malfunzionamenti del turbocompressore. Questi problemi possono manifestarsi come fumo, perdita di potenza o rumori anomali e richiedono diagnosi e riparazione specialistica; riparazioni al turbo o alla tenuta olio possono diventare onerose su vetture datate o con cronologia manutentiva incerta.
Segnalazioni utenti indicano accumulo di depositi carboniosi sulla valvola EGR del 1.6 DRIVe, che puo portare a funzionamento irregolare del motore, perdita di potenza, fumosita e necessita di interventi di pulizia o sostituzione. Il fenomeno e tipico dei diesel moderni a bassa cilindrata quando il motore non raggiunge regolarmente temperature di esercizio utili per la combustione pulita.
Numerosi report e commenti di utilizzatori del 1.6 DRIVe segnalano problemi collegati al filtro antiparticolato (FAP/DPF): rigenerazioni che non avvengono correttamente soprattutto su utilizzo urbano o a brevi tragitti, accumulo di fuliggine, spia motore e modalita di emergenza. La conseguenza puo essere la necessita di pulizie forzate o la sostituzione del filtro, con costi significativi e ripetuti se il veicolo viene usato principalmente in citta.
In resoconti tecnici e commenti di utenti si suggerisce di vigilare sullo stato della distribuzione (cinghia/catena a seconda della versione) perche un guasto improvviso puo causare danni gravosi al motore. Controlli e sostituzioni programmate secondo le indicazioni di manutenzione sono raccomandati per evitare rotture costose e problemi di affidabilita a lungo termine.
In alcune segnalazioni relative all'architettura motore 1.6 si riportano perdite d'olio e/o perdite del circuito di raffreddamento dovute a guarnizioni o giunzioni usurate. Queste perdite, se trascurate, possono provocare surriscaldamento o danni piu seri al motore; la manutenzione preventiva e il controllo periodico dei livelli sono quindi consigliati per limitare il rischio di guasti maggiori.
Report e raccolte di problemi assegnano all'impianto di alimentazione una certa sensibilita alla qualita del gasolio: l'uso di carburante di scarsa qualita puo accelerare l'usura degli iniettori e del sistema di alimentazione, con conseguenti malfunzionamenti e necessita di interventi. Per motori diesel moderni a iniezione diretta e spesso raccomandata l'attenzione alla qualita del carburante e filtri ben mantenuti.
Su alcuni esemplari 2.0 D e documentato l'aumento del livello dell'olio motore dovuto a diluizione con gasolio: cause segnalate includono rigenerazioni FAP molto frequenti, problematiche della gestione dell'iniezione o perdita dagli iniettori. L'aumento di livello puo portare a danni al motore se non rilevato in tempo; le discussioni tecniche riportano diagnosi complesse (sensori di pressione, iniettori, EGR) e interventi di pulizia/sostituzione componenti.
Il filtro antiparticolato (FAP/DPF) su questi diesel puo intasarsi, specialmente se l'uso e prevalentemente urbano o fatto di brevi tragitti. Gli utenti segnalano rigenerazioni forzate frequenti, perdita di prestazioni, consumi crescenti e costi di manutenzione (pulizia o sostituzione) se non vengono effettuate percorrenze sufficienti ad effettuare rigenerazioni complete. Alcuni proprietari valutano anche interventi software o pulizie specifiche per ridurre i problemi, con i rischi del caso.
Sui motori 2.0 diesel di derivazione PSA/HDI vengono riportati casi di usura precoce o guasti agli iniettori, che possono manifestarsi con avviamenti difficili, funzionamento irregolare, fumo e, in casi avanzati, dispersione di carburante che puo portare ad aumento del livello dell'olio motore o ad altri danni. La sostituzione o revisione degli iniettori e uno degli interventi piu segnalati sui forum e sui siti specializzati per questa famiglia di motori.
Segnalazioni tecniche e discussioni di proprietari indicano che la turbina puo avere problemi dovuti a lubrificazione insufficiente o a contaminazione dell'olio (ad esempio per diluizione da rigenerazioni DPF). Sintomi tipici sono perdita di spinta, rumori anomali dalla zona turbina e, nei casi peggiori, guasto della periferica che richiede revisione o sostituzione. La manutenzione regolare dell'olio e del filtro e fondamentale per limitarne il rischio.
Sui 2.0 D (motori HDi/D4204T usati anche su Volvo di quel periodo) e frequentemente segnalato l'intasamento della valvola EGR a causa del deposito di fuliggine e carbonio. Il problema provoca irregolarita di minimo, perdita di potenza, fumi scuri e peggior rendimento durante la guida in citta; la pulizia o sostituzione dell'EGR e una manutenzione ricorrente su vetture con percorrenze elevate o uso urbano prevalente.
I motori diesel 2.4 D Euro4/Euro5 impiegati su V70 possono manifestare problemi legati al filtro antiparticolato (DPF/FAP): rigenerazioni incomplete, spia DPF accesa, perdita di potenza e funzionamento in modalita ridotta quando le condizioni di utilizzo (traffico urbano o percorsi brevi) non consentono rigenerazioni efficaci. Su forum e discussioni di possessori si segnalano casi ricorrenti che richiedono diagnosi OBD e, talvolta, interventi di pulizia o sostituzione del filtro se la rigenerazione non e piu possibile.
Segnalazioni da utilizzatori indicano perdite occasionali di potenza, accelerazione intermittente e comportamento 'inlet limp mode' riconducibili a guasti del turbocompressore o dei suoi organi di controllo (valvola wastegate/attuatore, tubazioni di aspirazione, collegamenti sottovettura). I sintomi includono cali di spinta improvvisi, difficolta ad accelerare e assenza di codici immediatamente chiari; spesso la diagnosi richiede controllo del circuito di sovralimentazione e dei sensori MAP/MAF. Questi problemi sono frequentemente discussi fra proprietari di V70 D5 della stessa generazione.
Alcuni possessori di motori 2.4 D D5 segnalano perdite ricorrenti dal radiatore, in particolare nella zona del gomito inferiore/saldature, con conseguente perdita di liquido refrigerante e possibile surriscaldamento se non intercettate. Le discussioni di officine e utenti indicano che, oltre alla semplice usura, queste perdite possono ripresentarsi su esemplari con chilometraggi elevati e richiedere la sostituzione del radiatore o la riparazione delle parti danneggiate. E consigliabile verificare regolarmente il circuito di raffreddamento.
In alcune discussioni tecniche si riporta il rischio (seppur non universalmente frequente) che la cinghia ausiliaria si spezzi o si sfilacci e venga trascinata nella zona della cinghia di distribuzione, causando gravi danni al motore (eventuale interferenza che puo portare a rotture importanti e perdita motore). La problematica e citata fra i punti a cui prestare attenzione durante l'ispezione delle cinghie e della loro sostituzione programmata: controllo dello stato dei supporti, delle pulegge e delle tempistiche di manutenzione e fondamentale.
Su questa motorizzazione sono ricorrenti intasamenti della valvola EGR e problemi di rigenerazione del filtro antiparticolato (FAP/DPF), soprattutto su impieghi urbani o con molti brevi tragitti. I sintomi piu comuni sono perdita di potenza, lampeggio di spie motore, rigenerazioni incomplete e modalita di emergenza (limp mode). La pulizia o sostituzione delle parti coinvolte e la corretta diagnostica sono spesso necessarie per risolvere definitivamente il problema.
Il D5 2.4, in particolare nelle versioni con due turbocompressori o con molte percorrenze elevate, puo manifestare almeno piccole perdite d'olio verso il circuito di sovralimentazione e, in casi peggiori, deterioramento dei turbocompressori. Sintomi frequenti sono presenza di olio nelle tubazioni di sovralimentazione, fumo al scarico, consumo d'olio aumentato e perdita di prestazioni. Le riparazioni/turbine sostitutive possono risultare costose, motivo per cui molti proprietari controllano regolarmente il sistema di aspirazione e le guarnizioni del turbo.
Sull'unita D5 sono relativamente frequenti perdite d'olio da guarnizioni superiori come il coperchio punterie/valvole e dai raccordi/tubi collegati al circuito di sovralimentazione. I proprietari riportano ricorrenti rabbocchi olio, macchie sotto il veicolo e necessita di sostituire guarnizioni e coperture a intervalli non trascurabili. Una manutenzione preventiva e controlli periodici sono raccomandati per ridurre il rischio di danneggiamenti collaterali (es. turbina o sensori) dovuti a dispersioni d'olio.
Sui D5 vengono segnalati guasti dell'attuatore delle swirl flap (o dei meccanismi di ricircolo/gestione della presa d'aria), rotture delle aste di collegamento o inceppamenti della valvola EGR collegata al sistema. Questo causa irregolarita di erogazione ai bassi regimi, scatti in accelerazione e talvolta codice di errore con messa in sicurezza del motore. La sostituzione/risanamento dell'attuatore o la rimozione definitiva delle flap (procedura non originale) sono interventi frequentemente discussi dai proprietari.
Segnalazioni da utenti mostrano che un filtro carburante intasato o malfunzionamenti nel circuito ad alta pressione (pompa HP, iniettori) possono mandare il motore in 'limp mode' o causare perdita di prestazioni. Sintomi tipici sono perdita di potenza sotto carico, codici di errore P0xxx e difficolta ad avviare dopo lavori sul circuito. In vari casi il semplice cambio del filtro ha risolto sintomi temporanei, ma diagnostica accurata e necessaria per escludere problemi agli iniettori o alla pompa alta pressione.
Report e analisi tecniche (richiamate in report come il TUV) indicano casi di diluizione dell'olio motore dovuta a carburante non completamente bruciato che si accumula nell'olio su alcune unita diesel a cinque cilindri. La diluizione puo portare a perdita di lubrificazione, usura accelerata e, in casi gravi, a danni al motore. Il problema viene segnalato soprattutto in condizioni di guida con frequenti avviamenti a freddo e percorrenze brevi; in alcuni anni sono stati emessi richiami o campagne di controllo per motori diesel affetti da questo fenomeno.
Diversi utenti e thread tecnici segnalano problemi di accumulo di particolato e difficolta nelle rigenerazioni del filtro antiparticolato (FAP/DPF) su motorizzazioni 2.4 D5 quando l'uso prevalente dell'auto e urbano o con molti tragitti brevi. La mancata rigenerazione porta a spie/soglie di allarme, perdita di potenza, rigenerazioni forzate con postiniezioni frequenti e, in casi estremi, alla necessita di pulizia o sostituzione del FAP. Il difetto e legato alle caratteristiche di funzionamento del sistema di postiniezione necessario per innalzare la temperatura dei gas di scarico e avviare la rigenerazione; in uso cittadino tale condizione non viene sempre raggiunta.
Nel report di analisi guasti di alcune annate della V70 e stato evidenziato il problema della frenata di stazionamento elettrica (handbrake elettrico) che puo rilasciarsi prematuramente o non mantenere correttamente la tenuta nel tempo. Questo comportamento mette a rischio l'affidabilita della sosta e richiede interventi di diagnosi e, se necessario, riparazione o sostituzione del comando elettrico. Il difetto e emerso in indagini sulla frequenza dei guasti su vetture usate e in alcuni controlli tecnici periodici.
Analisi dei guasti e report tecnici segnalano problemi relativi alla tendicinghia o alla staffa/tensionatore dell'impianto accessorio sui motori 5 cilindri diesel: la rottura o malfunzionamento del tensionatore puo causare perdita di funzionalita dell'alternatore, pompa acqua o servosterzo e portare a guasti improvvisi. Il problema e stato evidenziato in elenchi di richiami/interventi raccolti da report tecnici sui veicoli usati e tende a manifestarsi con l'anzianita o a causa di usura/sollecitazioni meccaniche.
Segnalazioni di consumo anomalo di olio sono presenti per le varianti 2.0 T (famiglia B4204T) montate su vetture Volvo di fine anni 2000/inizio 2010. I proprietari riferiscono necessita di rabbocchi frequenti anche con percorrenze relativamente ridotte; in discussioni tecniche viene indicata sia l'usura/gestione degli anelli paraolio sia interventi tecnici (technical bulletin / TSB) rilasciati per alcune varianti del motore. Se presente, il problema si manifesta con consumi d'olio superiori alla norma e talvolta con codici motore legati a miscele magre; e consigliabile far verificare consumi, eventuali perdite esterne e la tenuta degli anelli/pistoni prima dell'acquisto o dopo i primi segnali.
In piu discussioni tecniche/di proprietari viene indicato il circuito PCV (valvola/hose del sistema di ventilazione del basamento) come causa indiretta di consumo d'olio e di segnalazioni di miscela magra: perdite o rotture di tubazioni/valvole PCV possono fare entrare aria non misurata e contemporaneamente permettere il passaggio di vapori/olio nel collettore d'aspirazione, causando sia aumento del consumo d'olio sia l'insorgere di codici motore e funzionamento irregolare. Controllare lo stato di tubazioni, valvola PCV e eventuali tubi in gomma e una delle prime verifiche raccomandate dai proprietari e meccanici.
Numerose discussioni tecniche riportano insorgenza di mancati accensioni (misfire) legati a bobine d'accensione e candele sulle versioni 3.2: i sintomi vanno da spia motore intermittente a funzionamento irregolare a freddo o a caldo. La sostituzione preventiva di bobine/candele e la verifica del cablaggio sono interventi frequentemente consigliati dai meccanici indipendenti e da forum specializzati per ripristinare regolarita di erogazione e ridurre il rischio di guasti piu gravi. E una voce ricorrente nelle segnalazioni degli utenti.
Molti proprietari della 3.2 (238 CV) segnalano consumi d'olio superiori al normale specialmente con chilometraggi elevati: l'auto puo richiedere rabbocchi frequenti senza evidenti perdite esterne. Le cause riportate includono usura delle tenute valvole, rigenerazione dell'olio in camera di combustione e problemi del sistema PCV; spesso la diagnosi passa per controllo compressione, esame delle candele e verifica di eventuali fumi blu allo scarico. Questo fenomeno e documentato in thread tecnici e articoli specialistici sul mercato UK/Europa ed e considerato uno dei problemi piu ricorrenti su questa motorizzazione.
Segnalazioni da proprietari indicano che, in alcuni casi, dopo fermata e ripartenza si verifica emissione di fumo blu o avvio con fumo azzurrino e consumo d'olio correlato: questo quadro e spesso collegato a valvole/tenute valvole usurate o a problemi del sistema PCV che fanno entrare olio nelle canalizzazioni d'aspirazione. L'indagine tipica suggerita dai tecnici e controllo dei condotti PCV, ispezione delle sedi valvole e, se necessario, prove di tenuta/compressione per identificare perdite interne. Questi sintomi sono descritti da utenti e meccanici su forum tecnico-informativi.
Sono segnalati casi di malfunzionamento della ventola elettrica, sfiati/alterazioni nel circuito di raffreddamento e comportamenti anomali del vaso d'espansione (variazioni di livello apparenti dopo la marcia). In alcuni casi cio ha provocato spie di surriscaldamento o la perdita della funzione corretta del raffreddamento; alcuni report e raccolte di segnalazioni (anche con riferimenti a campagne di richiamo o richieste negli Stati Uniti/Europa) indicano che il guasto della ventola o componenti correlati e un difetto degno di attenzione per i V70 di questo periodo. Controllare ventilatore, termostato, tubazioni e stato del vaso di espansione prima che il problema provochi danni maggiori.
Considerazioni finali: molti dei problemi citati vengono da un uso prevalentemente urbano o da percorsi molto brevi, oltre che da scarsa manutenzione. Prima di comprare (o prima di interventi importanti) conviene fare dei controlli approfonditi: verificare lo storico dei tagliandi, controllare livello e qualità dell’olio, collegare la diagnostica OBD per cercare errori su EGR/DPF/iniettori, fare una prova su strada a velocità autostradali per vedere se il DPF riesce a rigenerarsi e dare un’occhiata a turbina, tubazioni e cuffie. Non dimenticare le scadenze per distribuzione e tendicinghia. Se il veicolo è Flexifuel, controlla anche la compatibilità e lo stato dei componenti del circuito carburante. In sintesi: una diagnosi professionale e una manutenzione mirata sono i modi migliori per ridurre rischi e costi futuri.
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