Prima di decidere, verifica vincoli amministrativi, chilometri dalle revisioni e caratteristiche reali della tua prossima auto.
Se stai valutando un Fiat Scudo (3ª generazione), sappi che i problemi segnalati più spesso riguardano sia le versioni diesel sia quelle elettriche. Chi lo guida, le officine e i forum riportano in particolare guai legati ai sistemi di post-trattamento e alla sovralimentazione sui diesel, e limiti pratici o di gestione sulle elettriche. Conoscere questi aspetti ti aiuta a capire su cosa concentrarti nei controlli e nella manutenzione, prima dell’acquisto o quando lo usi per lavoro.
In pratica:
Se vuoi, proseguo con i dettagli e qualche suggerimento pratico su cosa controllare prima dell’acquisto.
Segnalato richiamo per usura prematura della catena (camshaft chain) su alcune unita del motore 1.5 BlueHDi: l'usura puo causare rumori anomali e, nei casi piu gravi, la rottura della catena con rischio di guasto motore. Stellantis ha indicato interventi di diagnosi, aggiornamento software e cambio olio se necessario; e stata prevista copertura totale di parti e manodopera per riparazioni eleggibili entro criteri temporali/chilometrici specifici. Questo problema interessa veicoli prodotti in un arco che include anni recenti e quindi e rilevante anche per il mercato europeo e italiano.
Segnalazioni su veicoli con motori BlueHDi indicano che il filtro antiparticolato puo non rigenerarsi correttamente, specialmente con uso urbano o tragitti brevi. I sintomi ricorrenti sono spia motore accesa, messaggi di anomalia impianto antipolluzione, aumento consumi e perdita di potenza; in alcuni casi e necessaria una rigenerazione forzata o la sostituzione del DPF. Questo problema e tipico dei motori diesel moderni dotati di post-trattamento e va prevenuto con percorrenze a regime costante o interventi di diagnosi in officina autorizzata.
Segnalazioni in forum specifici per il modello Scudo ed equivalenti Stellantis riportano guasti o rumori al turbocompressore (o al suo attuatore), con sintomi che vanno da rumori anomali a perdita di spinta e calo prestazioni. Nei post si citano anche interventi su attuatori wastegate e sostituzioni o riparazioni del turbo. Trattandosi di componenti soggetti a usura e a contaminazione da olio o fuliggine, il controllo preventivo e la diagnosi elettronica sono raccomandati.
I motori 2.0 BlueHDi possono sviluppare accumuli di fuliggine nella valvola EGR e nei condotti di aspirazione, che portano a malfunzionamenti della EGR (codici errore, avaria immobilitaria in alcuni casi), perdita di potenza e comportamento irregolare del motore. Molti utenti dei forum discutono la necessita di pulizie o sostituzioni dell'unita EGR, talvolta gia dopo decine di migliaia di chilometri, con ritorni della spia motore e richieste di diagnosi approfondita in officina.
Il 1.5 BlueHDi mostra segnalazioni ricorrenti di rigenerazioni incomplete e intasamento del filtro antiparticolato (codice errore tipico P2002). Questo si verifica soprattutto in uso urbano o con percorsi brevi che non permettono rigenerazioni efficaci: i sintomi includono spia motore/FAP, messaggi di anomalia, perdita di potenza e possibile attivazione della modalita di emergenza. Le soluzioni vanno dalla rigenerazione forzata alla pulizia professionale o, nei casi avanzati, alla sostituzione del DPF; la prevenzione richiede percorsi a regimi piu alti periodici e manutenzione conforme alle specifiche.
Su motori 1.5 BlueHDi sono stati segnalati casi di perdita di spinta o errore P0299 (turbo underboost), dovuti a causa di attuatori difettosi, geometria variabile bloccata dalla fuliggine, tubazioni di aspirazione lesionate o sensori MAP malfunzionanti. I sintomi comprendono spia motore accesa, perdita di potenza evidente, accelerazione lenta e possibile ingresso in modalita di emergenza. La verifica comprende diagnosi OBD, controllo tubazioni/intercooler, verifica attuatore e sensori; la riparazione dipende dalla causa individuata.
Segnalazioni e azioni di richiamo recenti indicano un'usura prematura della catena di distribuzione/camshaft chain sul motore 1.5 BlueHDi: il fenomeno puo causare rumori metallici, perdita progressiva di regolazione della distribuzione e, nei casi estremi, rottura con danni motore rilevanti. Stellantis ha riconosciuto il problema su numerosi esemplari (20172023) e ha predisposto ispezioni diagnostiche, aggiornamenti software e interventi riparativi a condizioni stabilite dal costruttore. E importante non ignorare rumori anomali e far verificare il veicolo in officina autorizzata.
Sono state riportate ostruzioni e malfunzionamenti della valvola EGR e dei condotti di ricircolo gas di scarico sul 1.5 BlueHDi (codici come P0401). L'accumulo di depositi carboniosi puo bloccare la valvola o ridurre il flusso, causando strattonamenti, perdita di potenza a bassi regimi, aumento consumi e spia motore. La diagnosi richiede controllo elettronico e ispezione fisica; gli interventi vanno dalla decarbonizzazione e pulizia alla sostituzione della valvola o dei sensori associati. Una regolare manutenzione riduce il rischio di recidive.
La versione con batteria da 50 kWh offre autonomia utile modesta per un veicolo commerciale: sebbene i dati WLTP riportino valori teorici, nella pratica (soprattutto con carico, traffico urbano e condizioni meteo avverse) l'autonomia cala in misura sensibile. Per chi usa il furgone per missioni prolungate o percorrenze extra-urbane frequenti la batteria da 50 kWh puo risultare inadeguata, costringendo a ricariche piu frequenti e pianificazione attenta delle missioni.
Sui veicoli elettrici del gruppo Stellantis con batteria nominale da 50 kWh e documentato che la capacita effettivamente utilizzabile e inferiore al valore nominale (per esempio intorno ai ~44 kWh). Questo e una scelta software/di gestione adottata per preservare durata e sicurezza della batteria, ma si traduce in autonomia reale significativamente piu bassa rispetto al valore nominale pubblicizzato, con impatto sull'uso professionale quotidiano del furgone (meno chilometri utili tra ricariche).
Le versioni elettriche del segmento medio (tra cui l'eScudo) hanno limiti di traino piu bassi rispetto alle controparti diesel: i modelli elettrici Stellantis vengono indicati con capacita di traino fino a circa 1.000 kg, un valore significativamente inferiore rispetto a molti diesel equivalenti. Questo rappresenta una limitazione pratica per professionisti che devono trainare rimorchi o attrezzature piu pesanti e va considerata nella scelta dell'allestimento del veicolo.
I dati WLTP indicano fino a circa 330 km con la batteria da 75 kWh, ma test su strada e utilizzi lavorativi mostrano consumi molto piu elevati quando il veicolo e carico, con l'autonomia che puo scendere attorno ai 200-270 km a seconda del carico, del percorso e dell'uso del climatizzatore. Nei trasferimenti ad alta velocita l'impatto aerodinamico e l'utilizzo del riscaldamento/climatizzazione riducono in modo marcato l'autonomia pratica rispetto al dato di omologazione: e quindi importante considerare la differenza fra autonomia teorica WLTP e autonomia reale in esercizio professionale. Questi riscontri emergono da prove su strada e report pratici pubblicati su test di furgoni gemelli (Vivaro/e-Expert/e-Scudo).
Diversi utenti e discussioni su forum/Reddit segnalano problemi pratici legati all'infotainment e all'app di gestione del veicolo: connessioni instabili dell'app (impossibilita frequente di collegarsi/visualizzare dettagli di carica), interfaccia che fornisce informazioni scarse sullo stato batteria (indicatori poco precisi) e, in alcune release software/allestimenti, assenza di funzioni di gestione della batteria molto richieste (per esempio limiti di carica impostabili dall'utente). Questi limiti software e di connettivita sono percepiti come difetti rilevanti soprattutto per utenti professionali che necessitano di controllo puntuale delle operazioni di ricarica.
Le specifiche ufficiali e i rilievi pratici sulla potenza di ricarica mostrano qualche discrepanza e limiti operativi: la batteria da 75 kWh permette ricariche rapide, ma la potenza effettiva e i tempi 10-80% dipendono dalla versione software, dalla stazione di ricarica e dalle condizioni della batteria. Nei documenti e nelle prove di lancio vengono riportati tempi di ricarica rapida nell'ordine di 30-40 minuti per portare la batteria dal 10 all'80% su colonnine elevate, mentre in uso reale la velocita di ricarica puo risultare inferiore o soggetta a degradi temporanei per la gestione termica. Questo comportamento puo impattare la pianificazione di missioni di lavoro e la rapidita dei rifornimenti durante la giornata lavorativa.
Conclusione pratica: per il Fiat Scudo 3ª generazione è meglio muoversi in modo proattivo. Prima di comprare o usare il veicolo, controlla la storia degli interventi, chiedi un controllo diagnostico in officina autorizzata e verifica l’eventuale presenza di richiami (in particolare sulla catena di distribuzione del 1.5 BlueHDi). Valuta con attenzione l’allestimento e la capacità reale della batteria in base all’uso che ne farai.
Se è diesel, cerca di evitare solo tragitti corti a bassi regimi: percorsi a regimi adeguati o trattamenti di decarbonizzazione aiutano a ridurre i problemi di DPF ed EGR. Se è elettrico, calcola l’autonomia utile nella pratica e pianifica la ricarica quotidiana (casa, lavoro o punti pubblici).
Seguendo questi accorgimenti ridurrai il rischio di guasti e avrai una maggiore affidabilità nel tempo.
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