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Sulla Citroën C3 Aircross (generazione 2R/2C, 2018–2021) sono emersi alcuni problemi abbastanza ricorrenti, soprattutto legati ai motori. I benzina 1.2 PureTech (nelle varie versioni) hanno mostrato fenomeni di degrado della cinghia a bagno d'olio, consumi d'olio elevati e diluizione dell'olio: per questo sono partiti richiami e interventi tecnici. I diesel 1.5/1.6 BlueHDi invece possono avere difficoltà alla catena di distribuzione e all’impianto AdBlue/FAP, problema che si acutizza se l’auto viene usata soprattutto in città. Questi guasti si possono tradurre in rumori anomali, avvisi elettronici, perdita di potenza o riparazioni costose, e hanno fatto scattare campagne di ispezione e assistenza da parte del costruttore.
In alcuni esemplari del motore 1.5 BlueHDi (famiglia DV5) e stata riscontrata un'usura prematura della catena di distribuzione/ albero a camme. Il fenomeno puo manifestarsi con rumori o vibrazioni anomale provenienti dal vano motore e, nei casi piu gravi, portare alla rottura della catena con conseguente guasto motore. Citroen ha avviato verifiche e interventi proattivi (ispezione/ riparazione in officina) per i veicoli interessati e invita i proprietari a controllare il proprio veicolo tramite VIN.
Il motore 1.5 BlueHDi si e dimostrato sensibile alla qualita dell'olio e agli intervalli di manutenzione: oli non conformi o cambi troppo intervallati possono favorire l'usura precoce della catena e di componenti correlate. Per questo motivo gli interventi tecnici consigliati includono l'uso di specifiche lubrificanti e controlli piu frequenti; alcune soluzioni tecniche (nuovo lubrificante, modifica kit catena piu robusto) sono state adottate per ridurre l'insorgenza dei guasti. La corretta manutenzione in rete autorizzata e inoltre condizione spesso richiesta per l'accesso a coperture estese offerte dal costruttore.
Numerosi casi documentati segnalano un'usura prematura della catena di distribuzione (camshaft chain) sul motore 1.5 BlueHDi, con comparsa di rumori anomali (clic/colpi) e, in casi estremi, rottura della catena stessa. La rottura puo causare spegnimenti improvvisi del motore e danni importanti alla testata, valvole e pistoni, comportando riparazioni molto costose. Stellantis ha avviato interventi correttivi, aggiornamenti software diagnostici e programmi di copertura/assistenza per le unita interessate; tuttavia la problematica e stata ampiamente documentata da reclami e inchieste giornalistiche.
Piu proprietari di C3 Aircross diesel hanno segnalato intasamenti del filtro antiparticolato (FAP/DPF) o rigenerazioni fallite, con conseguente perdita di potenza, messaggi di errore e necessita di interventi di manutenzione (rigenerazione forzata o sostituzione). Alcune segnalazioni citano anche malfunzionamenti dell'iniettore dell'additivo FAP/SCR che peggiorano il problema. Le criticita emergono soprattutto in uso prevalente cittadino/percorsi brevi, dove la temperatura di scarico non permette rigenerazioni complete. Le testimonianze e i resoconti evidenziano che il problema e noto tra i possessori in Italia ed Europa e puo comportare costi di riparazione e fermo del veicolo.
Segnalazioni diffuse di malfunzionamenti del serbatoio, della pompa o dell'elettronica dell'impianto AdBlue su diesel PSA (inclusi modelli Citroen) hanno causato avvisi di "anomalia antinquinamento" e, in alcuni casi, il conteggio che porta al blocco dell'avviamento del veicolo. In molte segnalazioni italiane i guasti richiedono la sostituzione del serbatoio, della pompa o dell'iniettore AdBlue con costi significativi se fuori garanzia. A fronte delle numerose lamentele, Stellantis/Peugeot-Citroen ha riconosciuto il problema ed esteso misure di copertura/garanzia su alcuni interventi. Questo problema e particolarmente rilevante per chi percorre molti chilometri o per auto con climi freddi dove l'additivo puo cristallizzare.
Diversi utenti che guidano il 1.6 BlueHDi 100 CV su C3 Aircross segnalano che i 100 CV risultano faticosi in ripresa su un veicolo dal peso e impostazione da crossover: scarse riprese a bassi regimi, necessita di cambiare marcia a regimi piu alti e sensazione di motore sotto sforzo in sorpasso o in salita. Alcuni proprietari indicano inoltre consumi reali in utilizzo urbano/extraurbano piu alti rispetto ai valori dichiarati. Queste osservazioni provengono da prove e opinioni di utilizzatori italiani e non rappresentano un guasto meccanico ma un limite percepito nella risposta e nell'erogazione della motorizzazione.
Il design con cinghia di distribuzione immersa nell'olio (wet belt) montato sulle versioni PureTech ha mostrato usura prematura: la cinghia si degrada, rilascia particelle di gomma nell'olio e puo ostruire circuiti di lubrificazione o la pompa olio. Questo degrado puo causare rumori metallici, perdita di potenza, accensioni di spie e, nei casi peggiori, danni gravi al motore con riparazioni molto costose. Il problema e documentato su numerosi modelli Stellantis che montano il 1.2 PureTech e riguarda anche esemplari venduti in Italia/Europa nel periodo indicato.
Segnalazioni diffuse indicano consumi d'olio superiori alla norma e fenomeni di diluizione (benzina nel circuito olio) soprattutto in utilizzi urbani e con percorsi brevi: questo riduce qualita lubrificante, accelera l'usura dei componenti (incluse la cinghia a bagno d'olio) e puo portare a avarie improvvise o segnalazioni di bassa pressione olio. Molti proprietari hanno denunciato interventi costosi e alcune associazioni hanno avviato azioni collettive per rimborsi/assistenza.
Sono stati pubblicati richiami e note tecniche per vari sottoinsiemi del motore PureTech (es. iniettori per il raffreddamento olio o componenti collegati al circuito olio) che possono causare perdite, fumo dallo scarico o, in casi estremi, rischio d'incendio. Alcuni richiami in Francia hanno coinvolto Citroen C3/C3 Aircross e altri modelli; Stellantis ha avviato interventi di aggiornamento software, sostituzione di componenti e procedure di controllo su veicoli interessati.
Proprietari e associazioni consumatori hanno segnalato consumi di olio superiori alla norma: rabbocchi frequenti e livelli che scendono rapidamente. Le cause indicate nelle segnalazioni includono usura interna (segmenti/pistoni), diluizione da carburante nei tragitti brevi e conseguente degrado della miscela olio/carburante che accelera l'usura della cinghia e di altri componenti. Il problema e stato oggetto di avvisi e iniziative sindacali/associative in Italia e in Europa.
Il problema piu segnalato sul 1.2 PureTech e la degradazione prematura della cinghia di distribuzione che lavora immersa nell'olio motore. La gomma puo sfaldarsi e rilasciare residui nell'olio, che a loro volta intasano prese olio, valvole e pompe (compresa la pompa del vuoto) causando perdita di pressione, spie motore e, nei casi piu gravi, danni a componenti interni. Il fenomeno e stato documentato su molte varianti del 1.2 (incluse le versioni turbo) e risulta piu frequente in uso urbano o con percorrenze molto basse, dove si verifica anche diluizione del carburante nell'olio.
Su alcune unita con iniezione diretta e filtro antiparticolato (GPF) sono state riportate rigenerazioni non efficaci del GPF, intasamenti e problemi correlati agli iniettori o ai sistemi di sovralimentazione (turbo). I sintomi piu frequenti sono spia motore, funzionamento irregolare, perdita di potenza e modalita di emergenza ('limp mode'). Queste segnalazioni compaiono in report e articoli che analizzano i guasti registrati sulle varie declinazioni del 1.2 PureTech in Europa.
Numerosi utenti hanno segnalato difficolta nell'ottenere interventi in garanzia per guasti collegati ai difetti sopra citati: convenzioni diverse tra officine, richieste di tagliandi aggiuntivi (es. cambio olio annuale) o rifiuti motivati da presunte irregolarita nella manutenzione. Tali episodi sono documentati su canali di reclamo e forum italiani e mostrano casi di riparazioni a carico dell'utente con costi rilevanti, oltre a lunghe trattative con il servizio clienti del costruttore.
Negli ultimi anni Stellantis/brand del gruppo hanno emesso richiami e campagne di ispezione per vari componenti dei motori 1.2 PureTech: tra queste, nel 2024-2025 sono stati segnalati richiami legati a possibili anomalie (es. ugello di raffreddamento olio o altre perdite) su alcune unita del 1.2 aspirato da 82 CV prodotte in anni successivi. Anche se alcuni richiami riguardano in particolare lotti 2022-2024, la presenza di campagne e di una piattaforma di rimborso/assistenza indica che i proprietari di vetture con questo motore (compresa la C3 Aircross 2018-2021) devono verificare lo stato del proprio veicolo presso la rete ufficiale usando il numero di telaio (VIN) per accertarsi di eventuali azioni aperte.
Segnalazioni provenienti da utenti e da media specializzati indicano che alcune unita del 1.2 PureTech (compresa la versione aspirata da 82 CV) possono presentare consumo anomalo di olio. Il fenomeno e stato associato a usura prematura dei segmenti e a diluizione/contaminazione dell'olio, con necessita di rabbocchi frequenti e rischio di danni se non monitorato. Per i proprietari cio si traduce in controlli olio piu ravvicinati e possibili interventi di riparazione o sostituzione del motore in casi gravi; Stellantis ha predisposto procedure di verifica e piattaforme per eventuali rimborsi/assistenza per i casi coperti dalle condizioni ufficiali.
Le prime generazioni del 1.2 PureTech impiegavano una cinghia di distribuzione 'a bagno d'olio' che, in presenza di degrado della stessa o di diluizione dell'olio, poteva rilasciare residui di gomma nel circuito. Questi detriti possono intasare componenti della lubrificazione (pompa olio, valvole, filtri) e provocare cali di pressione con conseguenti guasti alla distribuzione o al motore. Il problema e stato al centro di numerose segnalazioni e di interventi correttivi da parte del costruttore; la nuova evoluzione del motore ha sostituito la cinghia con una catena per ridurre tale rischio.
Se stai valutando una C3 Aircross (2018–2021), fai attenzione soprattutto allo stato del motore e alla cronologia degli interventi: verifica eventuali richiami o coperture usando il numero di telaio (VIN) e, se possibile, privilegia la manutenzione fatta in officine autorizzate. Controlla regolarmente livello e qualità dell’olio: un uso prevalentemente urbano aumenta il rischio di intasamento del FAP/GPF e favorisce la diluizione dell’olio. Informati prima sulle eventuali azioni di assistenza previste e conserva tutta la documentazione tecnica: così riduci il rischio di spese impreviste e semplifichi eventuali richieste di copertura.
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